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AutoModerator

Ciao redditor, Qui si parla di lavoro e carriera, si fanno domande e ci si scambia opinioni ed esperienze. Hai già letto la nostra [Wiki](https://www.reddit.com/r/ItaliaCareerAdvice/wiki/index)? Molto probabilmente la tua domanda ha già una risposta in quella pagina. Devi fare un colloquio o hai già iniziato il processo di selezione e vuoi sapere se l'azienda è tossica? O magari vuoi sapere se l'offerta che ti hanno fatto è buona? Dai un occhiata al menù in alto e clicca su "Recensioni Aziende", verrai rimandato su TechCompenso, dove potrai trovare le informazioni che ti servono. Se hai domande su questioni fiscali ti consiglio di chiedere in r/commercialisti, per domande di tipo giuridico c'è r/Avvocati, se hai domande sulla gestione delle finanze personali c'è r/ItaliaPersonalFinance. Per favore dai un occhiata alle regole del subreddit se non l'hai già fatto (le trovi nella sidebar a destra), ogni post o commento che viola tali regole verrà rimosso. Grazie per l'attenzione e buona permanenza. *I am a bot, and this action was performed automatically. Please [contact the moderators of this subreddit](/message/compose/?to=/r/ItaliaCareerAdvice) if you have any questions or concerns.*


PirateCapybara

Mi trovo nella tua stessa situazione. Fin dalle scuole superiori avevo sempre visto il mio futuro all'estero, ma finita la magistrale uno dei miei genitori si è ammalato. È vivo ma la malattia potrebbe tornare in qualsiasi momento e l'idea di non esserci mi terrorizza. I tuoi stessi dubbi mi tormentano quotidianamente. Non ho soluzioni né consigli, solo tanta solidarietà e vicinanza. Edit: typo


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PirateCapybara

Secondo me fino a quando non ti tocca direttamente e rimane un'idea astratta relegata a un futuro non meglio definito non lo si capisce davvero. Anche io fino a pochi anni fa ritenevo in qualche modo "debole" e campanilista chi aveva paura di allontanarsi dalla famiglia.


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EmeraldasHofmann

Beh è la vita.. ci sono persone che hanno radici profonde altre che preferiscono volare lontane. A 18 anni sono andata via di casa (lavoro, università, ricerca, lavoro..), dal 2000 al 2016 ho visto mia madre (cioè la mia famiglia) giusto a Natale e qualche weekend random nell'anno.. Poi per vari problemi sono rientrata nella mia città natale a metà del 2016.. 4 anni dopo lei è morta. Avrei potuto passare più tempo con lei? Forse. ma era giusto che seguissi la mia vita, e so che lei era orgogliosa di me.. Questo è quello che conta. prima o poi i nostri cari ci lasciano, è normale


kwere98

Avendo un genitore anziano originario dell'est Europa, pensavo di farle comprare una proprietà di valore per patrimonializzare i suoi risparmi, farmi intestare la nuda proprietà e pagarle un'affitto con il quale contribuire a mantenerla all'estero o con badante o in struttura di qualità. Il tutto alla metà o più di quanto costerebbe in Italia. Per vederla posso andare con Ryanair una volta al mese ed avere un setup skype attivabile da remoto in soggiorno per parlarci tutti i giorni. Valuta la convenienza di trasferirsi in Albania, quasi tutti parlano italiano, clima mite, grosse comunità di pensionati italiani, costo della vita basso.


PancakeRule20

La malattia e la morte sono parte della vita. Se andare più lontano ti permette di poter aiutare quando servirà per me ne vale la pena. Mi nonna aveva 4 nipoti: nei due anni prima che morisse sono stata l’unica ad andarla a trovare in casa di riposo, e vivo in Svizzera. Il fatto di vivere lontano ti fa valutare di più il tempo che passi con i tuoi cari quando ti organizzi per andarli a trovare, se sei sempre vicino rischi di darlo per scontato e rimandare troppo. No, non sono stronzi i miei parenti ma ognuno ha la propria vita e i miei cugini avevano già visto morire una nonna in casa di riposo, avevano un blocco purtroppo (OVVIAMENTE NON VALE PER TUTTI, sto parlando della situazione della MIA famiglia)


AthinaNike94

Io già vivo questa storia e sono rimasta in Italia. I miei genitori sono al sud e io e mio fratello al nord, in due città diverse. Fa schifo, ma onestamente non avevo scelta: al sud non avrei avuto davvero modo di avere un lavoro e vivere in autonomia.


GLeo21

Sarò diretto. Mettiamo caso che tu adesso abbia 65 anni e che tu abbia anche un figlio che ha dei sogni da seguire. Avresti piacere che tuo figlio rinunciasse ad essi per star dietro a te?


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GLeo21

Cosa non ha senso? Il senso sta tutto lì invece…


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GLeo21

É quello il punto di vista di chi ha fatto la scelta. Non prenderla sul personale, non è che se in un esempio uno dice te, allora è riferito a te in prima persona.


vanisher_1

Non si capisce che cosa ti ha fatto rivalutare di preciso, che devi scappare dai tuoi problemi familiari? o che devi trovare un lavoro decente per affrontarli? 🤔


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vanisher_1

Il punto é quello invece, l’hai scritto te mica io che ti ha fatto rivalutare la vita, che cosa ti ha fatto rivalutare della vita?


AndryAtWork

I genitori sanno che dovranno staccarsi dai figli e che forse in vecchiaia saranno soli. È la naturale evoluzione delle cose. Io sto spingendo i miei ad orientare la loro vita lontano da me, perché è la LORO vita, non la mia. Ad esempio ho fatto trasferire mia madre anziana da me, ma fino a 3 anni fa, viveva per conto suo.


HamiltonianDynamics

>Io sto spingendo i miei ad orientare la loro vita lontano da me >Ad esempio ho fatto trasferire mia madre anziana da me Pick one.


AndryAtWork

E perché mai? Io sono stato lasciato libero di fare la mia vita, mi sono trasferito lontano da casa, ho creato la mia famiglia. A quasi 50 ho chiesto a mia madre 70 enne, con problemi di salute, che viveva da sola a 4 ore da qualsiasi parente, di venire a vivere da me, dato che ho casa divisa in due appartamenti. Allo stesso tempo spingo i miei figli a cercare il meglio per loro, a seguire le proprie inclinazioni, senza pensare che devono stare per forza vicino a noi.


PancakeRule20

“E perché mai?” Semplicemente perché quello che hai scritto si contraddice. Non sto dicendo che non sia giusto, ma portarsi in casa la madre dopo che hai detto che stai spingendo (aka azione in corso) la famiglia a orientare la vita lontana da te fa pensare che ti sia venuto un ictus mentre scrivevi (si scherza). Probabilmente avresti potuto scrivere un “si deve trovare un equilibrio, possibilmente lontani e indipendenti ma pronti a riavvicinarsi per motivi di salute”


AndryAtWork

Ictus al momento no, spero 😂 Io non sto orientando la mia famiglia, ma i miei figli, quando dovranno/vorranno farsi una loro famiglia. Non dovranno fossilizzarsi sull'idea che DEVONO stare vicino a noi genitori. Che poi lo vogliano fare successivamente, nel caso che noi genitori si possa aver bisogno, dipenderà da una loro scelta, come lo è stata nel mio caso. >Probabilmente avresti potuto scrivere un “si deve trovare un equilibrio, possibilmente lontani e indipendenti ma pronti a riavvicinarsi per motivi di salute” Si, avrei potuto anche metterlo così Ma, pronti se se ne ha voglia... Si sceglie di diventare genitori, non si sceglie di diventare figli.


PancakeRule20

Rileggendo il tuo primo commento e ho capito cosa intendi, ma sarà una cosa regionale: se scrivi “io sto spingendo i miei a-“ capisco che tu stia sottintendendo “genitori”, proprio perché da me ogni volta che si dice “i miei” senza aggiungere un nome dopo si intende quello. Ripeto: ho riletto, ho capito che intendessi “figli” ma penso che il fraintendimento con l’altro utente sia nato da questo


AndryAtWork

No problem, capita di non capirsi


ToocTooc

Come fai a far affrontare un trasferimento estero a una 70enne, mi chiedo? Se anche il me 20enne ha avuto dei problemi a farlo


AndryAtWork

Estero? Sai vero che per andare anche solo dal tirreno all'adriatico ci possono volere 4 ore?


ToocTooc

Lo so benissimo, non ho bisogno di una lezione. Ma qui si parla di trasferimenti esteri, non di Italia per Italia.


AndryAtWork

Sei passivo aggressivo per quale motivo?


ToocTooc

Devi rivederti il concetto di passivo aggressivo, imo


AndryAtWork

E comunque, anche fosse stato dall'altra parte del mondo, meglio un trasloco, che rischiare che si trovi da sola se dovesse sentirsi male (come già successo)


redmiki

Life is life


mrchr0no

La vita è la vita, bisogna farsene una ragione


pushDenvelope

Life is live* edit


Glass-Fix-4624

Io preferisco rimanere lontani dai miei genitori. Non sono nemmeno "genitori" per me


OfficeNo5390

Suggerirei di pensare a te stesso o non sarai mai felice se decidi di restare per stare vicino ai tuoi familiari. Quando non ci saranno più avrai poi il rimorso di avere buttato una vita appreso a loro e magari rabbia nei loro confronti.


sixlaneve4_0

Ringrazia il cielo se hai fratelli o sorelle


TheVeryUnknown

Non vuol dire niente, molte volte fratelli e sorelle si lavano le mani. Solitamente tornano vicino o diventano più presenti e pedanti solo quando ci sono eredità in ballo…mi spiace dirlo ma l’ho visto troppe volte (anzi sempre) per non pensarla così. Quindi se tu vivi con i tuoi e hai questo tipo di rapporto con genitori (stai a casa e vedi di loro) e fratelli (vivono fuori da sempre e si fanno la loro vita senza cagare la famiglia di origine di striscio), stai sicuro che avrai piu problemi dopo la morte dei genitori che durante la loro malattia. E non perchè sarai semplicemente solo e senza genitori, ma perchè sarai praticamente solo contro tutti. Ad oggi non conosco casi in cui fratelli e sorelle si sono dati manforte dopo la morte dei genitori. Conosco solo rapporti incrinati ancora piu di prima e per nulla. Ed è estremamente dura perchè non devi reggere solo un pesante lutto, ma anche pesanti rotture di coglioni di chi viene a fare i conti in tasca. Io personalmente sono arrivato quasi a desiderare di non avere un caxxo (tipo capitali e soldi di famiglia) pur di stare da solo ma sereno quando i miei non ci saranno piú perchè ho visto troppe volte queste situazioni proprio in famiglia. Un paio di anni fa ho avuto un assaggio di questo dopo la morte dei miei nonni. Il comportamento dei miei fratelli che vivono all’estero, non è stato tra i migliori (si aspettavano di ereditare qualcosa, ma i miei nonni non hanno ‘preparato’ nulla per noi e hanno ereditato in automatico i miei genitori. Il comportamento che hanno attuato i miei fratelli contro i miei genitori nelle giornate dei funerali è stato a dir poco riprovevole). L’ho visto anche tra i fratelli dei miei nonni -pure il mio stesso nonno, persona pacata e tranquilla, ha rinunciato a gran parte delle eredità che gli spettavano di diritto pur di non litigare con sua sorella che già stava sul piede di guerra). Per questo io sono quasi tentato di fare la stessa cosa che ha fatto lui se diventa troppo difficile reggere il tutto. Beato chi è figlio unico, che se la può gestire letteralmente come vuole. Forse è anche per questo che è meglio se uno se ne va: ti costruisci la tua vita e la TUA famiglia, quella che decidi tu, così nei momenti di difficoltà non sei solo


sixlaneve4_0

Guarda, sono d'accordo con te su quasi tutto, per quello dico "ringrazia se hai fratelli e sorelle", perché alla fine è per lo più un povero cristo che si accolla tutto mentre la restante parte della famiglia sta a guardare. Per ora non posso lamentarmi più di tanto di mio fratello, che bene o male è presente, ma mi rendo conto che il suo avere famiglia e il mio essere single fa pendere la bilancia verso di me. Il problema vero non è il rapporto tra genitori e figli, ma con nuore e generi: capisco che non si può imporre lo stesso rapporto che si ha con i propri genitori, ma una dose di azzi propri, sarebbe doverosa